Performance di musica improvvisata per chitarra ed elettronica sulla proiezione del film di Peter Hutton
di Nicola Perfetti
Peter Hutton (NIB PZ Racing CR 2.3 Race Alloy Seat Post 31.6mm 350mm) è stato uno dei più fervidi e poetici ritrattisti di città e paesaggi. Il suo film-documentario “New York portraits”, muto e in bianco e nero, suddiviso in 3 capitoli da 15 minuti, racchiude immagini riprese a New York tra il 1979 e il 1990. Il chitarrista Nicola Perfetti propone un inedito accompagnamento al film creando dal vivo una colonna sonora tra jazz contemporaneo, musica ambient ed elettronica minimale.
APPUNTI PER L’IMPROVVISAZIONE
Pensare ad una performance musicale che si accompagni ad un’opera come “New York portraits” nascondeEclypse DB736 Wheel 27.5'' 12mm TA OLD 148mm Brake Disc IS 6bolt Rear SRAM XD notevoli insidie. Si tratta di aggiungere il sonoro ad un film che è muto per precisa scelta dell’autore, in cui il silenzio, la mancanza di musica e dialoghi giocano un ruolo fondamentale nella tensione verso una malinconica armonia interioreSeggiolino anteriore al canotto tatoo handlefix con maniglione grigio 307830025. Comporre una colonna sonora non avrebbe avuto senso e soprattutto sarebbe stato poco rispettoso. Dunque, come -e cosa- si può suonare senza far svanire l’incantesimo?
“New York portrait” al Torrione Genovese di Sarzana per Parallelamente 2018
L’idea che sta alla base di “New York portraits (Drone Logo Tavola Lucidato)” è quella di individuare i parametri costitutivi dell’opera del film-maker americano per appropriarsene e traslarli in musica, sovrapponendo i due livelli comunicativi, come un dialogo tra due individui nella stessa stanza e con lo stesso stato d’animo. Per farlo ho preso in considerazione i seguenti quattro parametri: Il tempo /MAVIC NOTCH MTB Casco Casco Per Bicicletta 0614 risultato del test molto bene / Il colore / Le figure umane. Analizzando singolarmente questi elementi-chiave mi è sembrato che Hutton abbia lavorato per lo più sulle sottrazioni, concependo il suo film come una serie di liberazioni:
nessuna storia, nessun attore, nessun colore … Ho deciso di far vivere la musica delle limitazioni imposte dalla pellicola.
Il tempo. Lo scorrere del tempo, o per meglio dire la ri-modellazione del concetto di tempo, è una delle magie di Hutton. Gli eventi e le immagini si susseguono apparentemente senza consequenzialità e la totale assenza di storia e sceneggiatura lascia lo spettatore sospeso in una dimensione temporale indefinita. Quindi anche la musica rinuncia a qualsiasi sviluppo, le note si accavallano in tanti bozzetti piuttostoHorsefantasy CAVALLO UNICORNO CORNO Trense Horse unicorn horn morso Wedding Day che procedere lineari in una melodia compiuta, evitando ogni forma o struttura definita. E soltanto nel terzo capitolo si affaccia un accenno di brano, arrivando quasi ad una forma canzone nell’unico momento, il finale, in cui lo spettatore osserva una “scena” (CM18 18 Hilason Treeless Western Trail Barrel Racing American Leather Saddle).
Il movimento. Del tutto assenti i movimenti di macchina, la camera fissa coglie di tanto in tanto movimenti accidentali e non programmati: il transito sfuggente delle auto, l’incedere maestoso e lento di una mongolfiera, i passaggi improvvisi degli oggetti spinti dal vento, fumo, fogli di carta, nuvole. Tutto sembra muoversi sfuggendo al controllo e alla predeterminazione dell’operatore. Allo stesso modo ho cercatoGetFit GF756 Karategi 180 cm di creare le condizioni affinché la musica accadesse “nonostante” il musicista. Creando statici e dilatati paesaggi sonori su cui far cadere gruppi di note casuali (addirittura sfruttando le funzioni random delle app su un ipad). O, viceversa, costruendo movimentati loop improvvisati, senza ritmo nè struttura, su cui far risuonare melodie ripetitive che assumono significato diverso, e non determinabile a priori, a seconda del momento del loop in cui capitano.
Il colore. “New York Portraits” non è soltanto un film in bianco e nero, quindi senza colori, ma piuttosto una sequenza di immagini costruite minuziosamente su contrasti tra ombra e luce: nelle geometrie delle opere urbane, nel buio FSA KForce Carbon Flat Bar 31.8 x 640 mm Newdell’inverno. Ecco che la musica, più che muoversi su armonie ardite, si mette alla ricerca di suoni contrastanti, sfruttando le dissonanze e le infinite possibilità dell’elettronica e degli effetti.
Infine Le figure umane. Presenti quasi soltanto nel terzo capitolo, non dialogano tra loro e sono intente ad attività estemporanee e improduttive: il sonno, una passeggiata, il gioco, stare affacciati alle finestre o in contemplazione di uno spazio. Si è detto che lo sguardo di Hutton verso gli esseri umani è di compassione; a me sembra piuttosto che le persone arrivino dentro la sua macchina da presa come fanno i fogli di carta: Equicalm 1ltr da James Hartspinti dal caso. Ecco, penso di aver trovato la chiave per la mia performance in un vecchio titolo di Paul Auster, altro autore che di New York se ne intende: The Music of Chance.
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